DENTRO O FUORI: CI GIOCHIAMO

LA PRIMA DELLE 15 “FINALI PLAYOFF”

Quello che andiamo a vivere sarà il derby numero 60 in competizioni ufficiali. Dal lontano ’33 ad oggi le due squadre si sono incrociate 52 volte in campionati di vario livello e 7 volte in coppa Italia. Ad oggi lo score è il seguente: 25 vittorie bianche, 11 pareggi e 16 vittorie nugoresi, con 67 gol per l’Olbia e 56 per i verdazzurri. Tutto questo in campionati regolari, mentre nei 6 confronti di Coppa Italia registriamo 3 vittorie olbiesi, 2 pari ed due vittorie verdazzurre, di cui l’ultima appena il 25 novembre scorso.
Fin qui i numeri, ma a dire il vero la storia ci racconta anche altro.
Il primo confronto, vinto dai barbaricini per 2-0 viene disputato il 18 febbraio del ’34. Questo il tabellino:
Nuoro-Terranova 2-0 (1-0)
Nuoro: Rollo, Ledda, Pisano, Guazzini, Passamonti, Asquer III, Mocci, Bartolozzi, Asquer II, Pischedda, Offeddu.
Terranova: Del Gatto, Bianco, Benedetti, Degortes I, Cocciu, Degortes II, Picciaredda III, Sisti, Piras, Spano, Manunta.
Arbitro: De Stefani di Sassari.
Gol: 35’ Asquer II, 55’ Mocci.
Al ritorno ribaltammo il 2-0, ma solo a tavolino visto che, per questioni economiche, i nostri avversari non si presentarono al campo Casalini di Terranova e la partita non si disputò.
All’epoca loro, che erano nati nel 1930, si chiamavano Nuoro e noi, già quasi trentenni, avevamo preso il nome della cittadina di allora (Terranova) eliminando però la specifica di Pausania. Quella di cambiare denominazione (soprattutto nel periodo fascista) sarà una costante di tutte le squadre. Per questo quando ci rincontriamo per il campionato sardo di prima divisione girone B nel 1939 loro si chiamavano Corsica Nuoro (chissà poi perché?), noi eravamo ancora per un po’ la GIL Terranova. Quel campionato alla fine lo vincemmo noi e, dopo aver eliminato proprio la Corsica Nuoro in semifinale per 1-0 con gol dell’ex di turno, il nostro grande centrattacco Flavio Piras, chiudemmo i conti con il Monteponi a Cagliari nella finalissima stravinta dai nostri per 6-0.
E… finimmo in serie C.
Da allora con la Nuorese abbiamo fatto i conti “sportivi” abbastanza di frequente, cominciando subito nelle ripartenze (per entrambe le squadre) dopo gli anni “sabatici” dei primi anni ’50. Nel girone unico della prima divisione sarda, stagione 1951-52, cominciammo male con un 4-0 rimediato a Nuoro (reti di Sanna, Fiori, Rizzi e Mele) rifacendoci al ritorno con uguale punteggio a nostro vantaggio (tripletta di Paoli e poker di Garrucciu). L’anno dopo noi vincemmo a mani basse il campionato che ci portò alla promozione in serie D (loro arrivarono terzi ad 11 punti di distacco); con la squadra allenata da Colaussi vincemmo infatti per 2-1 al quadrivio e 5-1 a comunale, in questa occasione il quinto gol lo segnò il più grande giocatore di Olbia di tutti i tempi: Gustavo Giagnoni.

Fu nel campionato 1984-85 che ci incontriamo, per la prima volta, in serie C. A Nuoro pareggiamo 0-0, in casa
vinciamo con un gol di Pavani. Con loro giocavano gli olbiesi Leggieri e Brundu.

 
Olbia Nuorese 2-3
Mauro GILARDI e Lulù OLIVEIRA protagonisti dei derby di due lustri fà

Ci furono altri due campionati di C, quello del 2006-07 (dove la fece da padrone il fattore casalingo, 1-0 per noi all’andata con rete di Gilardi e 1-0 per loro con rete, manco a dirlo, di Lulù Oliveira al ritorno) e quello, per noi catastrofico del 2007-08 con doppietta clamorosa nuorese 2-3 al Nespoli (tripletta di Oliveira, per noi Volpe e Taras) e perentorio 4-1 al Quadrivio con una doppietta del solito Lulù castiga-bianchi, oltre a Guaita e Panetto, per noi Volpe siglò il gol della bandiera.
Gli incontri ripresero in eccellenza nel 2010-11 e nella stagione successiva, in quelle 4 occasioni andò bene a noi, ma con una costante (solo due pareggi al Nespoli, dove in pratica non vinciamo dal 2006, con quella rete di Gilardi) e due vittorie al Quadrivio 1-0 (Ferreli al91’) nel 2010 e 4-1 nel campionato successivo (doppietta di (Siazzu, Del Grande e Malesa per noi)

L’anno scorso contro i fradiles de Nugoro ci siamo giocati la “legittima”. Come sappiamo, a conclusione del torneo, finimmo terzi a 20 punti dalla Lupa ed a 13 dalla Viterbese, ma se solo considerassimo che nei derby sardi abbiamo lasciato sul terreno di gioco la bellezza di 17 punti puliti puliti, si capisce quanto ci abbiano fatto soffrire le sfide targate quattro mori. E con la Nuorese andò peggio che con chiunque: due gare zero punti per noi. Di sicuro la più assurda delle sconfitte fu quella del Nespoli, con il gol “magico” del portierino Nurra che si fa beffe della pioggia e di uno stranito (almeno i quella notte tutta storta) Saraò eppoi, l’arbitro, Sozza di Seregno che nega il rigore più ineccepibile che si sia mai visto in un campo di calcio e sulla ripartenza di Cappai che chiude definitivamente i conti con una sua personale doppietta, per un rocambolesco 3-4 a vantaggio degli ospiti.
E, vista la mala parata con Torres e Castiadas, anche quest’anno, fatichiamo ad entrare nell’ottica del… campanile. A Nuoro, giusto per gradire, ci hanno stracciato, sia in campionato (doppietta dell’abitudinario Cappai) che in Coppa 3-1 (Mastinu per noi, Ranic, Messina e Deiana per loro) con astensione di Cappai, ma solo perché assente.
Sintetizzando il tutto, a vantaggio dei nuovi che, magari possono farsi un’idea di quel che propone questa domenica: l’ultima nostra vittoria al Nespoli contro la Nuorese è di 62 mesi fa; ci giochiamo la 60ma puntata di questa specialissima sfida calcistica; i pericoli e gli avversari (mammassantissma Cappai in prima fila) sono decisi a mantenerci nella nostra astinenza… e noi?
Rimangono 90 minuti e spiccioli per scacciare i fantasmi di questo nostro recente passato in cui, ad ogni derby, ripiombiamo in depressione agonistica giocando (ci capita spesso) a scartamento ridotto.
A vederVi negli ultimi allenamenti, c’è da stare sereni, perché vi abbiamo visto carichi, motivati e finalmente sereni. Ma, tutto questo non è sufficiente, perché alla fin della fiera, forse aveva ragione il nostro maestro di “filosofia” popolare (Zio Nino Cannone) quando ammoniva con cadenza toscana: I Derby non si Giocano, Si.. Vincano.
Ad Majora Ragazzi, ora e sempre più che mai OlèOLBIAolè.
Tore Zappadu