…ce n’è sempre bisogno
OLBIA-CASSINO 0-0
OLBIA: Di Chiara; Arboleda, Pani, Buschiazzo, Petrone; Maspero, Rizzo; De Grazia (55’ Luzayadio), Ragatzu, Costanzo (37’ Marroni); Della Salandra (60’ Furtado). A disp.: Lucarelli, Cabrera, Caggiu, Islam, Rizzitano, Yanovskyy. All.: Ze Maria
CASSINO: Stellato; Croce, Cocorocchio, Filippini; Maciariello (84’ Onesto), Mele, Herrera, Tribelli (72’ Raucci- 87’ Carbone); Senesi, Valente 63’ Rossi), Abreu. A disp.: Lovecchio, Carnevale, Caiazzo, Bellucci. All.: Imperio Corcione
Arbitro: Davide Cerea di Bergamo
Note: angoli 6-3; amm.: Costanzo, Pani, Valente, Buschiazzo, Cocorocchio, Mele. -rec.:+4’,+5’.
Secondo 0-0 consecutivo, ma di “peso” ben diverso rispetto al nulla di fatto col Monterotondo.
Un pari contro la prima della classe che non perde dalla prima di campionato (0-3 a Trastevere) e che nelle 22 gare successive ha incassato solo 10 reti, segnandone 30 alle avversario di ogni livello, è comunque un buon risultato.
Tanto più se conquistato con merito e, persino con qualche rimpianto, visto che stavolta proprio Di Chiara rispetto al dirimpettaio Stellato è stato molto meno affaccendato nel collezionare il suo 4° clean sheet di stagione. Di sicuro questo piacevole spettacolo calcistico, sarebbe stato più interessante se Giove pluvio fosse stato più clemente, ma comunque giocare alla pari con i primi della classe è un evento più che piacevole. Terzo risultato utile consecutivo che, in attesa dei risultati di domani, muove comunque la classifica quel tanto che basta per non stare al palo ad attendere solo le “disgrazie” del gruppetto di compagini confinanti con la zona calda della retrocessione.
La scoppola del Latte Dolce a Genzano rimescola un po’ le carte delle pericolanti e, per la prima volta dopo una eternità, non abbiamo più il peggior reparto difensivo.
Altra nota confortante è la crescita nella prestazione ed affiatamento con i compagni di Danielinho che, in queste ultime 11 puntate del romanzo calcistico di stagione, è chiamato a fare la differenza come è nel suo DNA per condurci fuori dalle secche di un pantano che questa Olbia sta mostrando di non meritare più.
Quarta gara in cui non subiamo rete, ma è anche l’ottava in cui non troviamo la via del gol e anche l’ausilio della nuova nidiata di arrivi, Mister Zè deve trovare il modo di venir fuori da una micragna realizzativa che rischia di vanificare gli sforzi e gli indubbi miglioramenti evidenziati in questo primo spezzone del girone di ritorno.
Ad Majora Ragatzi,
ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Simprie