1 PUNTO di sutura che “tampona”
le ferite della classifica e ristora
le speranze di salvezza diretta.

COS SARRABUS-OLBIA 1-1
Costa Orientale Sarda (3-4-3): Xaxa; Sulis, Severgnini, Cabiddu (68’ Caferri); Piredda, Ladu, Floris, Morlando; Calabrese (68’ Demontis), Pinna (84’ Derbali), Romano. A disp.: Floris, Boi, Loi Antonio, Loi Enrico, , Marras e Mameli. All. Antonio Carta
Olbia (4-3-2-1): Ascioti, Arboleda, Buschiazzo, Pani, Petrone; Rizzo, Biancu, Maspero; Islam (60’ Della Salandra), Ragatzu (70’ Cabrera); Furtado. A disp.: Rizzitano, Lucarelli, Bertini, Yanovskyy, Caggiu, Marroni, De Jesus, Diallo. All. Salvatore Elio Melino (Zé Maria squalificato)
Arbitro: Michele Buzzone di Enna
Reti: 77’ Demontis; 89’ Stefano Pani
Note: angoli: 3-4; amm.: Maspero, Sulis, Cabiddu, Calabrese, Demontis, Buschiazzo,; rec.:+1’+5’.

Donzi mossu est nemigu ‘e su famine…” e mai come oggi quel “ Meraviglioao morso di Pani” a pochi minuti dalla fine è stato così straordinariamente efficace per trasformare un pomeriggio nefasto, in una eccitante Oasi di rinnovato ottimismo.
Era un incontro molto delicato, anche per le suggestioni del depressivo pareggio (sempre per 1-1) al Nespoli nel girone di andata, quando noi con 6 punti e loro con 2, nel primo approccio di Zé Maria in panchina, si mise in mostra la… pochezza di gioco in  stile classico di… insostenibile “pesantezza” del NON essere, che calzava a pennello con le tragiche posizioni di retroguardia di allora (Penultimi e Ultimi) delle due squadre.
È andata meglio, per entrambe, in questa seconda sfida storica, con una gara che è sempre stata in bilico e con una mezza dozzina di palle gol che avrebbero potuto spostare gli equilibri del risultato ma che, proprio nel finale, i Bianchi guidati da mister Tore Melino (esordio storico, seppur da sostituto, nella panchina maggiore della SUA Olbia) non hanno mai mollato la presa con il bravo 23enne “Tirrioso Zenéize” Stefano Pani che ha risolto la pratica di un pari che, vale molto più per l’Olbia che non per i ragazzi di Antonio Carta.
Pani alla sua prima stagione da protagonista in un campionato italiano è anche il decimo giocatore di nome Stefano (tra gli oltre 1100 schierati finora dall’Olbia negli 82 campionati disputati in 120 anni della nostra storia).
Prima di lui ricordiamo tra gli altri Paraluppi 108 gol in 361 gare (31 presenze 5 gol in maglia bianca), Udassi  187 gol in oltre 650 gare (4 gol e 39 presenze nell’Olbia), Del Nero (27/4 reti ad Olbia)… tutti attaccanti di vaglia che hanno lasciato il segno nella storia dell’Olbia.
Ebbene Stefano Pani che con oggi ha timbrato 22 presenze (18 da titolare) è l’unico difensore di nome Stefano, andato 2 volte in gol (la prima nel preziosissimo 3-2 contro il Latte Dolce) dando quindi, allora ed oggi, una grossa mano, pardon, il suo  decisivo ed educato piede destro per la conquista di 4 punti.
Citazione al merito dunque, condita anche con la sua immagine (foto) raggiante dopo il primo gol della sfida con i cugini del Sassari Latte Dolce.
Di doman non v’è certezza?
A 5 passi (giornate) dalla fine del torneo 10 squadre sulle 18 del girone, si contendono i 4 posti della salvezza diretta; tutte racchiuse nel “pallottoliere della classifica” che va dai 35 punti del Trastevere ai 23 della cenerentola Terracina inchiodata a 12 punti di distacco.
Dalla prossima giornata fino al 4 maggio, il calendario prevede per questo gruppo di 10 squadre, una marea (25 partite sulle 50 gare complessive) di scontri diretti, con Trastevere ed Uri che, dopo la sfida di domenica prossima a Roma, saranno entrambe impegnate altre 3 volte sulle 4 rimanenti con le dirette concorrenti.
Tre squadre (Trastevere, Olbia e COS) hanno il vantaggio di giocare tre delle 5 gare che mancano alla fine del campionato, tra le mura amiche.
La COS Sarrabus penultima, nostra avversaria di oggi, è l’unica ad aver solo una di queste sfide fratricide, prevista giusto domenica a Tertenia, proprio con il Terracina, ultima in classifica.
Per conto nostro il calendario ne prevede due di sfide dirette (anche noi col Terracina alla 31ª e ad Uri alla 33ª) entrambe in trasferta; mentre in casa incontreremo nell’ordine Cynthialbalonga, Sarnese e l’attuale capolista Gelbison nell’ultima di campionato.
Va anche rimarcato che la classifica delle prime 8 è ancora piuttosto fluida, con una frenetica circolazione nonchè repentini  “cambi di posizione in graduatoria”  in cui fa scalpore il “crollo verticale” della Puteolana,  che dalla terza piazza maturata in solitaria fino alla 24ª giornata, cinque giornate dopo rimane  a stento “agganciato” come fanalino di coda all’8° posto, in questo gruppo di élite ché, nelle 5 ultime gare giocate, tutte con le squadre sarde ha racimolato solo un punto (domenica scorsa nel 3-3 casalingo con la COS) perdendo ad Uri (per 3-0) con Noi (3-1) nel match casalingo della 26ª giocato al Giarrusso di Quarto; sconfitti anche Sassari con Latte Dolce (1-0) ed oggi a La Maddalena con un secco ed indiscutibile 2-0 degli arsenalotti isolani.
Insomma questo finale di campionato è ancora tutto da scrivere, visto che sia in cima come in coda quel che sembra non è detto che rimanga quel che è adesso.
Ai nostri Ragatzi il compito di non spezzare la continuità di risultati che ci hanno consentito di “uscire” dalla zona Playout ed “aggrapparci” finalmente alle costole del Trastevere (la prima delle ultime 10) ad un solo punto di distanza, contro gli 8 che venivano archiviati soltanto 5 giornate orsono.
Ed allora, ora e sempre…OlèOLBIAOlè,
Tore Zappadu